Maurizi: “Non si è capito quello che abbiamo fatto”

L’obiettivo minimo (o massimo, fate voi) è stato raggiunto con due giornate di anticipo rispetto alle previsioni. Resta inteso, ad ogni buon conto, che nelle ultime due gare del torneo, la squadra amaranto cercherà di onorare al meglio gli impegni restanti.

Alla vigilia della sfida con la Sicula Leonzio, il tecnico, più che illustrare la gara, trova il modo di ringraziare la società: “Se ci siamo salvati, il merito è soprattutto della proprietà, capace di scegliere e sostenere il sottoscritto in ogni momenti di un campionato difficile come quello del meridionale di Serie C. Guardando la storia del club, ho spesso riscontrato tantissimi esoneri. Da quando c’è questa società non è mai successo. Nelle due partite restanti metteremo il massimo per migliorare ancora il nostro score”.

Frasi che suonano come un addio. Ma il mister non ha alcuna intenzione di essere frainteso: “Il mio è un semplice ringraziamento a delle persone che hanno sempre riposto in me la massima fiducia e a cui era giusto render merito”.

Dopo la vittoriosa gara con l’Akragas i cori indirizzati contro di lui si sono sprecati ma Mister Maurizi non li ha evidentemente ascoltati: “Sono un uomo di 53 anni con un proprio equilibrio. Ho visto, piuttosto, che si è migliorato il risultato sportivo dello scorso anno, con l’unica differenza che la salvezza lo scorso anno fu accolta con una festa, oggi in maniera diametralmente diversa”.

Polemiche che generano altre polemiche: “Mi pare che abbiamo ottenuto qualcosa di importantissimo al termine di un percorso irto di difficoltà, il più delle volte portate dallo stesso ambiente. Sappiamo di aver alternato cose buone a cose meno buone, ma ci siamo salvati. E senza nessuno che mi facesse la formazione”.

Poi passa ad illustrare la partita di domani a Lentini:“Abbiamo intrapreso la via dell’utilizzo di tanti giovani, alcuni dei quali a volte si sono ritrovati a guardare. Queste due partite saranno l’occasione di vedere maggiormente all’opera alcuni di loro”.

In chiusura, il tecnico ritorna a parlare del futuro: “Quando dissi di voler aspettare la fine del campionato, era per sottolineare l’assoluta importanza di quello che stava succedendo in campo. Non si è capito molto, a mio avviso, non ci si rende conto quello che è stato fatto. Dopo la Juve Stabia ci metteremo seduti e valuteremo la scelta migliore per la Reggina, per Maurizi e per tutti gli altri. C’è un ottimo rapporto umano con la proprietà, ma, a volte, questo non basta…”