Reggina, un colpaccio niente male a Bisceglie

Fase di studio che annoia il pubblico di casa ed innervosisce i pochi tifosi amaranto presenti. La gara si gioca soprattutto nel cerchio di centrocampo con tocchetti di poco conto che permettono alle due squadre di stare lontane dalle rispettive aree di rigore.

Al 9′ Laezza cincischia e Tursi ne approfitta chiamando alla parata Cucchietti che manda in angolo. La Reggina? Sofferenza pura e niente di più, l’emblema del “non gioco” di Agenore Maurizi in un 5-3-2 fatto passare per 3-5-2.

Il ritorno di Sciamanna, dopo ben sei mesi di assenza per un grave infortunio, apporta i suoi frutti al 20′ grazie ad un contropiede che non lascia scampo ai nerazzurri stellati pugliesi.

Un minuto dopo il Bisceglie pareggia i conti con Risolo che batte Cucchietti indisturbato eda distanza siderale.

Uno a uno nel giro di pochi secondi e partita che riprende il suo normale canovaccio.

Al 28′ Roberto Marino, lanciato da Giuffrida, cincischia davanti al portiere avversario e l’azione per la squadra amaranto sfuma sul più bello.

Bisceglie vicina al raddoppio con D’Ursi alla mezz’ora: il tiro dal vertice sinistro dell’area impegna severamente il portiere amaranto che deve mandare in angolo per non soccombere.

Raddoppio della Reggina al 38′ con Pasqualoni che, con un perentorio colpo di testa, batte il portiere avversario sugli sviluppi di un calcio d’angolo magistralmente battuto da La Camera.

Il Fondi, intanto, soccombe a Lecce. Reggina vicina all’obiettivo minimo della salvezza.

Reggina capace di capitalizzare in modo cinico le uniche azioni che le sono capitate. Bisceglie che risponde con tiri da fuori e nient’altro.

La ripresa si apre con l’occasione di Tony Markic che di testa manda di poco alto con Cucchietti parso sulla traiettoria della sfera. Ed un minuto dopo Laezza, oggi irriconoscibile, non contrasta Petta che colpisce di testa una palla che si spegne di poco a lato. Risponde la Reggina con un colpo di testa di Laezza (sempre lui nel bene e nel male) che manda di poco a lato. E Montinaro per i padroni di casa, nella prosecuzione dell’azione, non riesce a correggere in rete la più facile delle occasioni.

Reggina vicina al terzo gol al 68′ con Provenzano (subentrato a Giuffrida dal 56′) che non riesce a inquadrare lo specchio della porta di pochi centimetri su perfetto assist di Tulissi (da poco entrato al posto di Sciamanna). Lo stesso Tulissi, qualche secondo prima, non riusciva a tesaurizzare un perfetto invito di Provenzano.

È la volta di D’Ursi a mettere i brividi agli avversari ma Cucchietti ci mette una pezza quando le lancette segnavano il 79′.

Si salva la squadra di casa su iniziativa di Tulissi (83′) servito da Sparacello che perde incredibilmente l’attimo per battere il portiere avversario.

Nell’azione successiva (85′) Cucchietti salva miracolosamente sul bolide di Aina scoccato da almeno venti metri dalla porta amaranto.

Finisce con il risultato di due reti a una per la Reggina contro un Bisceglie che ha fatto di tutto (ma proprio di tutto) per ristabilire la parità e per non “scansarsi”.

Reggina sorniona e cinica. Bisceglie pretestuoso e presuntuoso. Con queste parole possiamo decifrare l’importantissima vittoria amaranto conseguita con tanto agonismo e tanto cuore. Una vittoria che fa ben sperare soprattutto per i risultati che coinvolgono le altre ”pericolanti”: il Fondi è stata battuta nettamente in quel di Lecce (come da previsioni) mentre la Fidelis Andria ha pareggiato sul difficile campo di Trapani. Se in tutto questo, mettiamo il riposo della Paganese, dobbiamo considerare la giornata più che proficua. E, in tutto questo, la squadra di Maurizi ha battuto il Bisceglie (38 punti) che giusto da questa sera deve cominciare a tremare.