La Reggina impallina i falchetti
La Reggina ha impellente bisogno di incamerare i tre punti per respirare in classifica e per dare un senso alle sconfitte di Fondi e Paganese ad opera di Siracusa e Cosenza. Ma è di una difficoltà immane costruire un’azione che sia una per gli amaranto i quali non riescono neppure ad operare due passaggi di seguito. Inspiegabile l’utilizzo di Giuffrida nel ruolo di mezzala destra, lui che è un mancino puro e di Mezzavilla impiegato da mezzala sinistra, lui che sa districarsi solo davanti alla difesa. Misteri e dubbi che solo Maurizi potrebbe dipanare. Alla Casertana va bene così anche se cerca di controllare e ripartire senza peraltro riuscirci. Ne consegue che la partita non può che risultare inguardabile, sonnacchiosa e bloccata. Sul taccuino possiamo annotare al 24′ un tiro abbastanza velleitario di Carriero che Cucchietti battezza abbondantemente fuori ed al 28′ una sorta di colpo di testa di Bianchimano che va oltre la traversa. Al 32′ il bomber Bianchimano si divora un gol fatto: su un assist di Sparacello, il numero 9 amaranto, solo davanti al portiere avversario, non fa di meglio che spedire incredibilmente fuori. Finalmente la gara decolla.
Al 37′ la Reggina passa con Giuliano Laezza che di testa mette splendidamente alle spalle del portiere avversario magnificando un perfetto cross di Provenzano.
I giocatori della Casertana hanno protestato a lungo con l’arbitro reo di aver convalidato il gol con la palla che non aveva completamente varcato la linea.
Al 46′ arriva il pareggio degli ospiti con De Vena che di testa batte Cucchietti, eludendo l’intervento difensivo di Laezza.
Il gol dei falchetti crea il parapiglia ed una sorta di rissa tra i componenti delle due panchine. A farne le spese è l’allenatore dei rossoblù, espulso per reiterate proteste e per comportamento anti-sportivo. Incomprensibile ed ovviamente censurabile l’atteggiamento del trainer che nell’occasione ha esacerbato gli animi.
La ripresa si apre con una iniziativa amaranto con Mezzavilla che lancia Bianchimano tra le linee ma il centravanti non riesce ad impattare. Molta Reggina in questo secondo tempo che si stabilisce nella trequarti avversaria senza però impensierire il portiere dei falchetti. Al 59′ Tiziano Tulissi entra al posto di Sparacello questa sera molto più attivo rispetto ad altre prestazioni. Al 60′ Mezzavilla ricorda di essere brasiliano e manda splendidamente al tiro Bianchimano con il portiere che si salva in qualche modo. Un minuto dopo Tulissi invia per Provenzano contrato irregolarmente da Polak a ridosso dell’area di rigore rossoblù.
Sulla susseguente punizione, Bianchimano piega le mani al portiere e riporta in vantaggio i suoi. Due a uno più che meritato al 16′ della seconda frazione di gioco.
Il pubblico si riscalda e intona “chi non salta napoletano è” giacché in Campania tutto ciò che non è salernitano è di Napoli…
A questo punto Taddei, secondo di D’Angelo espulso in precedenza, getta nella mischia D’Anna e Turchetta nel tentativo di avanzare il baricentro. Nella Reggina entra anche Marino al posto di un ottimo Mezzavilla che ha però dato tutto nei 60′ di gioco. Susseguentemente dentro Gatti e Fortunato nelle fila della Reggina per contenere le possibili folate della Casertana.
All’82 Reggina vicinissima al gol con Tulissi che umilia con i suoi dribbling mezza difesa senza però riuscire a mettere dentro un pallone che ha ballonzolato sulla linea di porta. Peccato. A pochi secondi dal 90′ Pasqualoni manda in curva un pallone comodo comodo portogli su un piatto d’argento da Tulissi abile a fare il vuoto sulla sinistra. Incredibile ma vero! Sono intanto sei i minuti di recupero che l’arbitro decreta tra lo stupore generale.
Una Reggina tutta cuore e sudore mette il bavaglio alla Casertana venuta a Reggio Calabria con l’intento di far suoi i tre punti ma che deve ritorna a casa con le pive nel sacco. Casertana che ha fatto del tutto per gettare la partita sul piano della rissa. Alla fine ha vinto chi ha mantenuto i nervi più saldi. Ridimensionati quindi i sogni di gloria per i rossoblù ai quali si allontana la zona playoff. Si allontana la zona playout invece per la Reggina che va a riprendere il Catanzaro a quota 32. Serata tutto sommato proficua per la squadra amaranto che può tornare a sorridere dopo ben sette giornate di bocconi amari o giù di lì… Missione compiuta: impallinati i falchetti!