Reggina, fusse ca fusse la vorta bbona?

Esperienza insegna che in questi casi bisogna andare cauti e con i piedi di piombo. E, benché siamo ancora nel campo delle semplici indiscrezioni, vi diamo conto dell’esistenza di un gruppo internazionale con sede nella Capitale (con a capo investitori italiani) intenzionato a rilevare la Reggina. Rispetto alle ”altre volte”, non si dovrebbe trattare di ”cose e personaggi” campati in aria in quanto  (stando ad un articolo apparso sull’autorevole quotidiano ”Gazzetta del Sud” che ovviamente sta facendo il giro della città), sarebbe lo stesso Sindaco Falcomatà ad agire da intermediario tra questo gruppo non troppo fantomatico e la famiglia Praticò che, presumibilmente, si siederanno intorno ad un tavolo per avviare una regolare trattativa. A dare il ”la” a questa operazione sarebbe la revoca dell’affiliazione alla FIGC della Reggina Calcio che, a questo punto, rilancia due possibilità. La prima concerne l’autenticità dell’attuale società presieduta da Praticò che, a quanto pare, possiede bilanci regolari (che ovviamente saranno a disposizione degli emissari del gruppo acquirente); la seconda, quella di avere a disposizione un fiore all’occhiello come il S.Agata a chilometro zero e senza colpo ferire.

In tutto ciò, l’augurio è che si possano trattare di persone serie ed economicamente solvibili: dopo l’esperienza di Mancini a Latina (non più tardi di 365 giorni fa) l’andatura cauta e con i piedi di piombo è, infatti, d’obbligo. Ma nello stesso tempo ci induce ad essere ottimisti. Nino Manfredi avrebbe detto: ”Fusse ca fusse la vorta bbona?”