I PALI ED ELEZAJ SALVANO IL FONDI

 

di Salvatore Condemi

La Reggina di Maurizi si presenta con un 3-5-2 composto da Cucchietti a protezione dei pali; in difesa Auriletto, Ferrani, Pasqualoni; nella mediana operano Hadziosmanovic, Marino, Fortunato, Castiglia, Armeno; in avanti Sparacello, Bianchimano. In panchina: Licastro, Turrin, Laezza, Gatti, Giuffrida, Provenzano, Bezziccheri, Tulissi, Condemi, Arras, Franchi, Samb.

Risponde Mister Leggenda, alias Sanderra con il 4-5-1 con Elezaj in porta; Galasso, Maldini, Vastola, Paparusso in difesa; Quaini, De Martino, Ricciardi, Addessi, Mastropietro a centrocampo e Nolè boa in avanti. In panchina:  Cojocaru, Pompei, Vasco, Pezone, Corticchia, Stikas, Mangraviti, Ciotola, Sakaj. 

Partita bloccata. Questo è il tema conduttore dei primi trenta minuti della gara dove le due squadre si sono appostate nel cerchio di centrocampo con l’intento di non farsi male a vicenda. Il primo tiro vero della partita è opera di Castiglia (aiutato nella bisogna da un erroraccio di Galasso) ma il destro del capitano amaranto sorvola la traversa. Poi niente di niente se non l’ammonizione a Nolè per un brutto intervento ai danni di Pasqualoni e di Fortunato per il fallo commesso su De Martino. D’altronde, nella zona nevralgica del campo c’è lo stesso affollamento di un treno pendolare da Bergamo a Milano il lunedì mattina per cui giocare un pallone è un’impresa impossibile. Tuttavia, al 36′ Fortunato serve di finoCastiglia il cui tiro va a finire sugli stinchi di Maldini che si è opportunamente immolato per impedire guai peggiori. Al 39′ registriamo il palo colto da Bianchimano lanciato splendidamene a rete da Sparacello. Si anima il match nelle fasi finali del primo tempo dove finalmente s’è intravista la Reggina giocare da Reggina con tocchi di prima e verticalizzazioni improvvise. Al 43′ è Fortunato a scagliare una sassata verso la porta rossoblu ma Elezaj si supera andando a cacciare le ragnatele dal sette alla sua sinistra. Bel tiro, bella parata e buona Reggina che finalmente mette alle strette un Fondi che raramente ha messo il naso fuori dalla propria metà campo. Mister Sanderra avrà il suo da fare per salvare questa squadra anche se la contemporanea assenza per squalifica di gente di esperienza e di forza come Lazzari e Corvia ha un suo peso. Alla fine del primo tempo abbiamo annotato sei corner a uno per la squadra amaranto che la dice lunga sul gioco prodotto da Castiglia e compagni.

La ripresa si apre con un calcio di punizione calciato da Castiglia che impegna a terra Elezaj il quale, dopo qualche minuto, per poco non commette una frittata che avrebbe portato Bianchimano alla realizzazione se l’attaccante amaranto non avesse ”ciccato” la sfera. Intorno al 50′ ritorna a farsi sentire la Curva Sud che ha cominciato (timidamente) ad intonare canti ed incitamenti. Al 60′ prima sostituzione in casa amaranto: Samb prende il posto di Sparacello cosicché la Reggina, pur non variando il proprio assetto tattico, ha disposizione centimetri e corsa con l’innesto del senegalese col numero 32 sulla maglia. Al 63′ azione dubbia in area pontina: Marino, il migliore in campo, effettua un cross dalla destra per la testa di Bianchimano ma viene anticipato da Vastola verosimilmente con il braccio. L’arbitro fa cenno di continuare. Al 67′ un calcio di punizione battuto da Samb – per fallo su Bianchimano – si stampa sul palo. Bella ma sfortunata l’esecuzione di sinistro del neo entrato. Altri cambi: entrano Giuffrida e Provenzano per Castiglia e Fortunato nella Reggina mentre in casa laziale Conticchia sostituisce Nolé. Il Fondi effettua il suo unico tiro della ripresa con Simone Addessi quando le lancette segnavano l’82’: il suo tiro arriva a Piazza De Nava della città in riva allo Stretto. Risponde Bianchimano che serve Samb ma il portiere laziale para facilmente il colpo di testa. Bezziccheri entra al posto di Hadziosmanovic per una Reggina oramai a trazione anteriore. Per il Fondi Ciotola fa il suo ingresso in campo per Vastola. Al 90′ calcio di punizione di Bianchimano che Elezaj para non senza difficoltà. Zero a zero al Granillo. Si salva Sanderra grazie alle parate di Elezaj e ai due pali colti dalla squadra di Maurizi che contro il Fondi ha giocato meglio di altre volte non riuscendo però a centrare la vittoria che avrebbe sicuramente meritato per l’impegno profuso in campo. Belle le prove di Marino, Hadziosmanovic e Auriletto ma un applauso di incoraggiamento deve andare anche a Samb e non solo per il calcio di punizione col quale ha colto un palo.

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