Serie C,due squadre sull’orlo del fallimento
Anno nuovo ma sempre la stessa storia,come é risaputo per iscriversi ai campionati professionistici servono delle dovute garanzie sia dal punto di vista economico che strutturale,ma ogni stagione che voglia farsi ricordare ci si ritrova ogni anno puntualmente ad affrontare situazioni spiacevoli in cui riversano squadre che non riescono nemmeno a pagare gli stipendi figuriamoci a finire la stagione.
Dopo il caso Modena che ha chiuso battenti qualche settimana fa venendo esclusa dal Campionato,adesso é il turno di Vicenza e Arezzo ha trovarsi in serissima difficoltá.
I Biancorossi vicentini potrebbero presto ricevere 4 punti di penalizzazione per mancati pagamenti sia dei calciatori che degli addetti ai lavori,la Presidenza del club é in bilico,la trattativa per la cessione con il gruppo Vi.Fin. di Marco Franchetto, ultimo proprietario del club, al gruppo Boreas Capital di Francesco Pioppi, che sembrava invece vicina alla conclusione é saltata definitivente. Lunedì scorso il vecchio CdA è stato rimosso e l’imprenditore piemontese Fabio Sanfilippo, mediatore per conto di un gruppo ancora non noto, è stato nominato amministratore unico della società.
I calciatori di conseguenza a quanto scritto hanno proclamato lo stato d’agitazione in attesa di vederci chiaro e la gara con il Gubbio é a rischio sconfitta a tavolino.
Stessa o simile situazione per l’Arezzo con l’aggravante che il club toscano lo scorso 23 Novembre a differenza del Vicenza,ha cambiato Societá.
Nonostante ciò i calciatori non hanno avuto notizie in merito ai pagamenti degli stipendi e degli emolumenti spettanti per il bimestre Settembre-Ottobre.
La Lega ricevuto l’ennesimo stato d’agitazione per la gara del 30 Dicembre prossimo ha indetto come termine ultimo la possibilitá di adempiere al versamento dei debiti spettanti con i propri tesserati con termine ultimo 27 Dicembre.
Insomma tra debiti,deferimenti e penalizzazioni la storia non cambia,senza una concreta riforma dei Campionati rischiamo che il 2018 che ci sta per bussare alla porta sia l’ennesimo capitolo di una storia giá scritta.