Serie C, Gravina: “Abbiamo bisogno di certezze da chi vuole investire nel mondo del calcio, puntiamo al semiprofessionismo”
Dopo la riunione della Lega Pro svoltasi questa mattina a Firenze, ha parlato il presidente Gabriele Gravina (in foto). Queste le sue parole ai microfoni di TuttoC.com.
Presidente un bilancio dopo questo girone di andata?
“Il bilancio di questo girone di andata è abbastanza positivo. Ci sono una serie di problemi fisiologici, che stiamo cercando di risolvere; questo è normale. Siamo alla vigilia di un cambiamento federale importante. Noi ci stiamo preparando. Questa mattina abbiamo proposto i pilastri della nostra piattaforma programmatica. Adesso aspettiamo il confronto con le nostre componenti federali, e poi con le parti politiche”.
Ci può anticipare quali sono i pilastri programmatici che avete in mente?
“I pilastri, anzi il pilastro fondamentale è la figura del semiprofessionismo. Per noi è fondamentale. Serve a dare chiarezza e per stare al passo con i tempi. Impensabile che una società di Lega Pro debba essere paragonata a società di capitali come quelle di Serie A. Noi chiediamo l’ammodernamento della legge 91, che è ormai vecchia, pensate ha 36 anni.
Abbiamo previsto e richiesto che i crediti d’imposta vadano investiti. Al 50% nei settori giovanili, mentre l’altro 50% nelle infrastrutture. Vogliamo che le società investano in cose reali. Abbiamo ipotizzato, inoltre, l’applicazione della figura dell’apprendistato professionalizzante nel mondo del calcio. E’ applicata ovunque, ma non nel calcio. Noi facciamo formazione, ma davvero. Abbiamo chiesto anche una parziale modifica della legge Melandri e della legge 103, ossia il tema delle valorizzazioni da pagare durante l’anno. Vogliamo anche creare una sorta di “rating”. Abbiamo bisogno di certificazioni. Sono indici che stiamo valutando, in quanto abbiamo bisogno di certezze da chi vuole investire nel mondo del calcio. Abbiamo previsto un casellario di credibilità, visto che ci sono personaggi che da anni si riciclano e cercano di gettarsi a capofitto nel nostro mondo”.
Presidente in vista di questo girone di ritorno, c’è il rischio di un nuovo caso Modena?
“Il pericolo c’è sempre, nessuno può prevedere cose simili nelle società per capitali. Mi auguro di no. Nel nostro “rating” abbiamo inserito un indice che fa capire anche chi è in difficoltà, economicamente parlando, e chi no”.
(Fonte: tuttoc.com )