LA SALERNITANA COLA A PICCO A BRESCIA

di Antonio Idone per

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Latinasport.info e Reggina Unico Amore collegati con il Rigamonti di Bresciaper seguire la Salernitana in questa seconda trasferta consecutiva per i granata dopo l’inatteso K.O. di Cittadella. La gara servirà per capire se quello patavino è stato un semplice incidente di percorso oppure se c’è da intervenire prontamente nella sessione invernale del calciomercato. Così come il Brescia, sconfitto a Cesena sette giorni orsono, va a caccia dei tre punti per scacciare l’incubo dei play-out.

Senza Zito e Kadi a quanto pare per scelta tecnica, Bollini vara novità in tutti i reparti del campo. Radunovic in porta ovviamente non si tocca mentre in difesa schiera Pucino, Mantovani e Schiavi con quest’ultimi che deve occuparsi di marcare il pericoloso e temuto Caracciolo. Centrocampo con Gatto e Vitale esterni bassi con Rizzo a destra, Minala accentrato e Ricci a sinistra. In avanti Rossi al posto di Rodriguez in tandem con Bocalon.

Il Brescia di Marino si dispone con Minelli tra i pali. Difesa a tre con l’ex Latina e Reggina Mauro Coppolaro a destra, Gastaldello centrale e Lancini a sinistra. A metà campo quattro pedine importanti come Cancellotti, Bisoli, Martinelli e Furlan. In avanti Marchin trequartista con Torregrossa e Caracciolo bocche di fuoco.

La formazione di casa guidata dall’ex allenatore del Frosinone, Pasquale Marino, mette la gara sul piano della corsa mentre i granata si difendono con ordine in un primo tempo avaro di grandi sussulti e di importanti tiri in porta: fino al 39’ – allorquando Caracciolo non alzava troppo la mira imbeccato da Machin – i due portieri non hanno dovuto compiere un intervento di rilievo. Soltanto allo scadere della prima frazione di gioco, il solito Caracciolo di testa spediva di poco a lato un perfetto cross di Lancini proveniente dal fronte sinistro dell’attacco bresciano. Al 24’ Rossi effettua un tiro cross dalla destra ma il pallone scheggia la parte alta della traversa. Molto più rondinelle che ippocampi ai quali, in questo freddissimo pomeriggio, è mancata qualità ed incisività nelle giocate in un primo tempo terminato col nulla di fatto.

La ripresa si apre con il Brescia che si porta in vantaggio grazie all’autorete di Vitale che, batte il proprio portiere con uno sfortunato colpo di testa nel tentativo di anticipare Torregrossa.

La reazione dei granata è racchiusa in una percussione di Vitale (60’) che si perde tra le maglie avversarie. Poco, davvero poco. Dall’altra sponda Furlan (65’) sfiora il raddoppio con un tiro che Radunovic respinge tuffandosi sulla propria sinistra. Qualche minuto più tardi (75’) è Torregrossa, lanciato da Martinelli, a mandare fuori di un soffio con il portiere salernitano fuori causa. Al 76’ nelle fila granata esce Mantovani ed entra Sprocati il quale, un minuto dopo, impegna severamente Minelli.

Passano soltanto due minuti (79’) e il Brescia raddoppia con l’Airone Caracciolo il quale approfitta di una scivolata in area di Pucino che non controlla la sfera e porge su un piatto d’argento un pallone da spingere in rete. Due a zero e partita virtualmente finita anche se Rodriguez entrato al posto di Rossi, ha l’opportunità di riaprire la gara con un colpo di testa che esce di poco a lato quando le lancette segnavano l’86’ di gioco.

Seconda sconfitta consecutiva in trasferta per una Salernitana apparsa in certi frangenti arrendevole e preda di una pericolosa involuzione tecnico-tattica; una squadra fragile, molle e forse fin troppo Rossi-dipendente in una giornata in cui il fantasista granata non è pervenuto se non in un tiro-cross che ha sfiorato la traversa avversaria. Una Salernitana davvero lontana parente della squadra che riusciva a mettere in riga avversari come Spezia, Parma, Avellino, Novara, Empoli e Cesena.

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