Reggina, Cucchietti: “Prima la salvezza, vogliamo far bene… “

In vista dell’importante match di domenica contro l’Akragas, il giovanissimo portiere Tommaso Cucchietti ha incontrato la stampa presso la sala conferenze del centro sportivo Sant’Agata. 
È sicuramente uno dei protagonisti della squadra amaranto targata mister Maurizi. Nelle prime sedici gare sempre titolare in campionato e il suo rendimento è di altissimo livello per la categoria, l’estremo difensore della Reggina, classe ’98, analizza l’attuale momento della squadra.

Queste le sue parole :

“Devo migliorare ancora tanto e lavorare duro in allenamento, spero di arrivare il più in alto possibile con la Reggina togliendoci delle belle soddisfazioni. A livello individuale spero di togliermi più soddisfazioni possibili”.

Sull’impatto con il calcio professionistico?

“Volevo fare bene ed ero convinto di poter far bene, sono consapevole di quello che posso fare e dove devo migliorare. Nella passata stagione ho fatto il terzo portiere a Torino, ero abbastanza preparato al professionismo e giocare con giocatori più esperti”. 

La tua parata migliore, quella per te più decisiva?

“Le parate fanno parte del gioco ma quelle nei minuti finali sono le decisive quindi le migliori, ho bei ricordi nelle gare con la Paganese,Catania e Catanzaro in particolar modo”.

Sulla gara di Lecce e quel contropiede con il Bisceglie che poteva costare caro?

“A Lecce secondo me abbiam preso tre grandi gol ed e’ normale che affrontando certe squadre, di un certo spessore, ci può essere la giocata del giocatore singolo. Di sicuro la punizione è stata calciata bene, sono stati comunque tre bei gol. Nel contropiede di sabato con il Bisceglie, l’ho rivista in video insieme allo staff tecnico e sono abbastanza convinto che se fossi rimasto in porta si sarebbe creato un due contro uno e prendevamo gol. Indubbiamente ho avuto un po’ di fortuna, sapevo che lui era un destro, ho provato a giocarmi questa carta”. 

Perché il calcio, quando hai iniziato?

“Il calcio è stata una scelta casuale, ho iniziato da piccolo nel settore giovanile del Torino. All’inizio quando ho iniziato da bambino non giocavo nemmeno da portiere, Silvano Benedetti (responsabile del settore giovanile del Torino) nel settore giovanile mi ha consigliato di andare in porta”. 

Il tuo idolo ?

“Senza alcun dubbio Buffon, è un idolo per tutti, non ne conosco uno che direbbe diversamente. Courtois del Chelsea è un altro mio riferimento”.
 

Sull’attuale situazione del tifo organizzato in curva?

“Dava una carica diversa, sono molto dispiaciuto per questa situazione, è un peccato non avere la curva ad incitarci”. 

Il sogno della nazionale italiana?

“L’ho fatta tutta fino all’under 19, se arriverà la nazionale è un di più, penso prima al bene della Reggina”.

Sul cammino della squadra amaranto, l’obiettivo decimo posto è cosi impossibile?

“Prima cosa la salvezza, tutto quello che verrà oltre sarà positivo, ma secondo me possiamo farcela, vogliamo far bene”. 

Sul prossimo avversario, l’Akragas?

“Noi scendiamo in campo per vincere, indipendentemente dall’ avversario che abbiamo di fronte, con la stessa mentalità affrontiamo tutte le squadre”.