LATINA, IL COMUNICATO DELLA TIFOSERIA NERAZZURRA

URGE  UNA CONFERENZA STAMPA

A seguito di un informale incontro tra i rappresentanti del tifo organizzato nerazzurro e Antonio Pezone, presidente del sedicente Racing Latina, pubblichiamo il comunicato stilato dal Gruppo Leone Alato – Littoria Ultras e da altri a riguardo.

Arrivati al 14 di luglio, stanchi di prese in giro e di incontri a vuoto abbiamo deciso di incontrare il fantomatico e chiacchierato patron “Antonio Pezone” della Racing Roma Club.
Prima di riportare integralmente il contenuto del breve incontro presso il centro sportivo di Tor San Lorenzo, vorremmo partire dalle garanzie (tra l’altro condivisibili) che avevamo ottenuto dal Sindaco Damiano Coletta il 6 luglio nel dibattito svoltosi in gradinata.

Il primo cittadino senza mezzi termini, durante la discussione, garantiva 4 punti cardine per l’approdo della Racing Roma nel capoluogo pontino.

1.       rispettare i colori sociali storici della nostra città

2.       cambio di denominazione entro i termini burocratici (Latina calcio)

3.       settore giovanile in città e almeno tre allenamenti a Latina della prima squadra

4.       sede società a Latina

Anche davanti a queste condizioni, la tifoseria intera con grande maturità non si è schierata né pro né contro, ma al contrario è rimasta alla finestra per ogni tipo di proposta, premettendo al sindaco che la categoria non è il fattore primario ma l’identità e il rispetto della tradizione sportiva cittadina.

Passando alla cronaca del breve incontro odierno è stato possibile constatare che l’ottica del signor Pezone è ben distante dalla realtà prospettataci durante il dibattito pubblico nel quale ha relazionato il Sindaco Coletta.
Le rassicurazioni dateci dal “Primo Cittadino” sono venute meno dopo pochi minuti di conversazione con il patron della Racing Roma, la cui priorità è legata al proprio marchio e non al bene di una città oggi più che mai affamata di calcio e che necessità di un messaggio importante finalizzato alla riscoperta dell’identità e della tradizione che ci appartiene.

Appurato già dopo le premesse che il Latina Calcio è considerato da questi signori come un mezzo e non come un patrimonio di una piazza degna di tutto rispetto, abbiamo ritenuto opportuno concludere questo dialogo in quanto non abbiamo interesse a barattare la nostra passione con chi intende il calcio come mero business.

·         Non accetteremo di tifare una squadra di Latina che non dia possibilità alle proprie generazioni di vestire i colori nerazzurri, dal momento che ci è stato comunicato che le giovanili non lasceranno l’impianto di San Lorenzo.

·         Non accetteremo di tifare una squadra che porta un nome che non ci rappresenta e la cui presidenza non intende cambiare rivendicando la propria matrice personale a dispetto della storia della maglia della nostra città.

Preso atto dell’andamento della discussione abbiamo ritenuto opportuno interrompere bruscamente prima del tempo la chiacchierata a tutela della nostra dignità, consapevoli che allo stato attuale non è possibile nessun tipo di ulteriore rapporto con chi al momento non ci rappresenta minimamente.

A partire già da domani siamo pronti a metterci la faccia per l’ennesima volta al fine di continuare a sostenere la nostra passione, incuranti della categoria e con il solo obiettivo di ottenere una squadra che rappresenti realmente la nostra città.

Il nostro essere e l’amore per questi colori non conosce nessuna altra sigla differente da quella del Latina Calcio.

Il simbolo del Leone Alato rappresenta i valori e l’appartenenza della nostra gente e della nostra storia, chiunque pensa di accomodarsi in casa nostra senza bussare è pregato di farsi da parte ancor prima di essere associato alla nostra realtà.

 

Dopo aver letto quanto espresso dal gruppo storico della tifoseria littoriana, l’impressione è che urge la necessità di una formale conferenza stampa per dare modo ai tifosi e, perché no, alla stampa ed a tutto l’ambiente di Latina – sportivo e non – di essere informato circa il vero progetto intorno ad una società di calcio che rappresenta la città, il territorio, la comunità, il popolo latinense. Popolo di Latina che, sia in tempi recenti sia in quelli passati, ha già pagato – sulla propria pelle in un modo duro e sconveniente – le scelte e le gestioni a dir poco scellerate di un bene altissimo e fondamentale qual è una squadra di calcio che rappresenta il territorio. Latina, ed in questo caso, il tifoso del Latina hanno il sacrosanto diritto di conoscere, in modo prioritario, tutto ciò che succede intorno alla propria comunità nonché i programmi, i progetti, i piani e le scelte che vengono svolte. Tra queste, le vicende che interessano la squadra di calcio che li rappresenta.

Preme affermare che il Signor Pezone, sinora, non si è mai espresso davanti ad una platea di giornalisti e tifosi. Non lo ha fatto a Fondi e, finora, neppure a Latina. Quello che lascia perplessi è il silenzio dietro al quale il presidente del Racing Roma si è tricerato. E’ quindi giunta l’ora di sentire la sua campana una volta per tutte benché ci siano le condizioni per una sorta di compromesso.