Reggina: volti nuovi, lavoro e sudore

La Carrarese ha in serbo il colpo del secolo. Secondo quanto raccolto da TMW, infatti,  il club toscano ha appena chiuso per l’arrivo di Claudio Coralli, attaccante classe 1983 che lo scorso ha militato nella Reggina. Questo è l’incipit della giornata iniziata con la presentazione della squadra amaranto. Tantissimi volti nuovi, abbronzati e curiosi e che esprimevano tanta voglia di fare un po’ per tutti.

Nella giornata di ieri, presentazione della squadra e primo allenamento della stagione per la Reggina 2017-2018 targata Agenore Maurizi presso il centro Sant’Agata.Il dato oggettivo che ha colpito maggiormente tifosi e giornalisti, è stato il tipo di lavoro che il tecnico di Colleferro ha fatto effettuare ai ragazzi. Fin da subito pallone e tattica, infatti, l’hanno fatta da padrone incontrastate sotto l’insopportabile calura di un pomeriggio di luglio reggino. Altro dato balzato agli occhi è stata la meticolosità del trainer che ha preteso tocchi e fraseggi negli spazi strettissimi. Da qui si intravede la preparazione tecnica del neo mister amaranto che, ricordiamo, proviene dal ‘’pentacalcio’’.

Agenore Maurizi, tra l’altro, ha fatto intravedere qualche sua idea disponendo le due compagini contrapposte secondo un modello che prevede la difesa a quattro, il centrocampo a tre e l’attacco formato da un ispiratore a sostegno della punta centrale. E’ ancora prematuro per disquisire di moduli, sistemi di gioco e tattica ma la sua impronta è già chiara: da quel che si è desunto, la formazione dovrebbe disegnare una sorta di rombo intorno al portatore di palla avversario, il raddoppio sulle fasce in fase difensiva; mentre, per ciò che concerne la fase offensiva, si è rivisto il tipico ”ventaglio” con i due cursori laterali che stringono al centro.

Nel corso della partitella, si sono messi in luce ragazzi di buona levatura tecnica. Ci è piaciuto Di Livio che verosimilmente personificherà la mente della squadra e poi Di Filippo, Auriletto e soprattutto Bizziccheri che ha evidenziato volontà ed eleganza. Ma quello che può dare uno slancio in più alla causa amaranto sarà senza dubbio Sciamanna, tutto muscoli e nervi, scatto e dribbling, carattere e solidità. Da scoprire Laezza apparso fuori forma. Per lui sarà propedeutico la preparazione precampionato anche se non sarà l’unico ad averne giovamento.

 

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Intanto si riparla di calciomercato. Il sodalizio di Viale Petrara potrebbe infatti avere un nuovo attaccante. Si tratta di Simone Magnaghi, classe ’93, bergamasco di Lovere e scuola Atalanta, durante la scorsa stagione è stato in forza al Taranto dove ha messo a segno quattro reti in trentasei presenze. Prima dell’esperienza in rossoblu, aveva vestito la casacca grigiorossa della Cremonese, della Virtus Entella, del Venezia, della Tritium e del Prato con una capacità realizzativa di 37 centri in 186 apparizioni per il 24enne alto un metro e novanta centimetri. I primi contatti tra le parti sembrano positivi; possibile che il tutto si sblocchi a breve.