Reggina-Paganese 4-3, al Granillo è festa Amaranto
Il risultato di Reggina-Paganese contava poco o nulla. Non era la vittoria l’oggetto del desiderio dei quasi 7000 spettatori presenti allo stadio Oreste Granillo di fede amaranto, ma la voglia di mettere il punto esclamativo con la propria partecipazione ad un campionato che ha visto la squadra amaranto riuscire in tutti quelli che erano i suoi intenti.
Una salvezza in Lega Pro, conquistata con una giornata d’anticipo, che vale poco rispetto a quelli che sono stati gli anni d’oro, ma vale tantissimo se si considera che nell’estate del 2015 non si sapeva che fine avrebbe fatto il calcio a Reggio.
La maglia e la storia amaranto, però, sono vivi e vegeti. Lo dimostra il risultato stagionale che diventerà il primo mattone per costruire un futuro importante e, soprattutto, la partecipazione popolare che in questa stagione ha posto il pubblico al quinto posto assoluto del girone C (al quarto c’è il Taranto per poche decine in più in media) per numero di spettatori presenti allo stadio, con davanti solo squadre che si sono giocate la vittoria del campionato (Foggia e Lecce) ed il Catania.
E’ la festa per tutta la squadra amaranto, che dopo pochi minuti si trova con quattro reggini in campo (Licastro, Maesano, Cucinotti e Mazzone) all’anagrafe e tanti altri che hanno dato l’idea di esserlo diventati per adozione.
A mettere la firma sulla partita sono Bianchimano e Coralli, la coppia d’attacco della svolta stagionale e la nota di colore arriva col selfie fatto sotto la “Curva Sud” in occasione del gol del 2-0.
Qualcuno ricorderà che al messinese Ciciretti non portò benissimo, ma stavolta per la Reggina il campionato è già finito nel modo migliore.
I gol di Alcibiade a Caruso riportano il match in parità, ma sugli spalti se ne accorgono in pochi. Lo scenario se lo prende il pubblico, con un Mimmo Praticò estasiato che si gode la spensieratezza di una gara senza obiettivi dai gradoni della Curva Sud.
Tra gli spettatori della partita c’è la retroguardia della Reggina, ma oggi è concesso e nessuno si arrabbia: anche quando Zerbo, nella ripresa, sfrutta la poca concentrazione avversaria per portare avanti i campani e dedicare il gol a qualcuno presente in tribuna. Troppi i crediti acquisiti da una difesa che, nella fase cruciale del campionato, è divenuta impermeabile.
Al 73′ c’è spazio per tutta la gioia di Carmelo Maesano che sfrutta una combinazione per trovarsi solo davanti alla porta avversaria e aprire il destro in maniera vincente. Primo gol tra i professionisti per lui.
Ma la ripresa è anche il momento della girandola dei cambi: standing ovation per capitan Coralli e applausi scroscianti per Alberto De Francesco, probabilmente alla sua ultima apparizione al Granillo e con un futuro in categorie superiori.
A quattro minuti dal novantesimo il portiere della Paganese combina la frittata e con un passaggio corto serve al neoentrato Tripicchio l’opportunità di firmare il 4-3.
E’ il gol che regala la vittoria alla squadra di Zeman.
A coronamento di una grande stagione arriva un finale vincente per gli amaranto.
REGGINA (5-3-2): Licastro; Cane, Cucinotti, Gianola, Kosnic, Maesano; Bnagu, Botta (17′ Mazzone), De Francesco (76′ Porcino); Bianchimano, Coralli (68′ Tripicchio).
A disposizione: Sala, Comandè, Carpentieri, Knudsen, Lo, Romanò, Lancia, Tommasone, De Vito. Allenatore: K. Zeman.
PAGANESE (4-3-3): Gomis; Alcibiade, Mansi, Carillo, Picone (46′ Gorzelewski); Parlati, Tagliavacche, Mauri (46′ Carrotta); Zerbo, Caruso (63′ Maiorano), Reginaldo. A disposizione: Coppola, Liverani, Filipe.
Allenatore: Grassadonia.
Marcatori: 11′ Bianchimano, 12′ Coralli, 30′ Alcibiade, 32′ Caruso, 70′ Zerbo, 74′ Maesano, 87, Tripicchio.
Arbitro: De Santis di Lecce
Ammoniti: Parlati, Mauri, Tripicchio
(Fonte: strill.it)