Derby Messina-Reggina, incendiato il pullman amaranto…
Il resoconto del derby riportato online da due importanti testate giornalistiche. Significative le dichiarazioni post gara di Mister Karel Zeman e del Presidente della Reggina Mimmo Praticò.
Una canzone ultrà dice più o meno così: «Il sogno del reggino è alzarsi la mattina aprire la finestra e non vedere più Messina». Questo per far capire che il derby dello Stretto fra Messina e Reggina non è mai stata una partita come tutte le altre. Rivalità e apprensione fra le forze dell’ordine, ma soprattutto storicamente tanti scontri, soprattutto fuori dal campo. Oggi le due squadre si sono affrontate in Lega Pro e a spuntarla sul campo (2-0) è stato il Messina. Ma qualcosa ha fatto infuriare l’allenatore dei calabresi, Karel Zeman, figlio del più celebre Zdenek, che, su un post di Facebook, ha denunciato: «Picchiati impunemente nello spogliatoio. Picchiati impunemente in campo. Pullman dato alle fiamme, con 35 persone a bordo. Abbiamo perso, si. Ma a un gioco che non può essere chiamato calcio».
Il tecnico parla di aggressioni, alle quali ha fatto seguito l’incendio del pullman della squadra, che si trovava in tangenziale, prima del reimbarco per la Calabria. Sul veicolo non si sono registrati feriti, ma solo tanto spavento. I primi rilievi escluderebbero il dolo e, a proposito di quanto accaduto, l’Acr Messina – con un comunicato ufficiale – «esclude qualsiasi coinvolgimento su quanto paventato da un sito sportivo reggino». «L’ACR Messina manifesta, altresì, piena solidarietà a presidente, calciatori, staff tecnico e dirigenziale della Reggina per l’incidente occorso – conclude – dopo la partenza dallo stadio “Franco Scoglio”». (Corriere.it)
A distanza di qualche ora dalla trasferta di Messina, il presidente Mimmo Praticò, intervenuto alla trasmissione “Reggina in rete”, è tornato sui fatti accaduti negli spogliatoi del San Filippo e la paura vissuta sul pullman in fiamme durante il viaggio di ritorno: “Sono stati momenti di grande paura. Pensavo ad uno scherzo quando i ragazzi urlavano “a fuoco, a fuoco”, mi son girato ed ho visto le fiamme molto alte. Momenti di panico, se le fiamme avessero toccato la zona del carburante, poteva davvero succedere una tragedia. Lo stesso allenatore è sceso di corsa dal pullman senza scarpe perché fortemente impaurito, non ci si rendeva conto di quello che stava succedendo. Ero all’interno dello spogliatoio nostro che dista tantissimo dall’ingresso in campo. Ho sentito delle urla, pensavo ad un vociare, ma sono uscito ugualmente per capire cosa stesse succedendo e mi sono accorto che in mezzo a tanta gente il nostro portiere ed un emissario della Procura Federale il quale mi ha ribadito di aver visto un calciatore del Messina colpire il nostro portiere Sala. Denuncia? Lo scorso anno per fare ricorso al Rende mi son dovuto violentare, non rientra nel nostro modo di pensare, perché le partite si giocano e vincono sul campo. Il nostro portiere era scosso, non so quanto abbia potuto influire sul rendimento psicologico del ragazzo nel corso della partita, ma comunque non si è ritenuto di dover andare oltre quello che ci è stato raccontato. Abbiano costruito una nostra immagine in questo anno e mezzo ed in tanti ci hanno definiti diversi, per onestà, trasparenza, chiarezza, correttezza, orgoglio, passione, qualunque cosa avessimo scritto, non avrebbe influenzato il risultato”. (Strill.it)