Il Matera travolge la Reggina, ma gli Amaranto hanno comunque un motivo per sorridere

-Di Marco Bova

È il Matera la prima squadra ad espugnare il Granillo di Reggio Calabria. Non basta il sostegno infernale del popolo amaranto per fermare la corazzata biancoazzurra. Gli ospiti travolgono la Reggina con un clamoroso 2-6 e rimangono stabili tra le prime posizioni in classifica. Nonostante la sonora sconfitta maturata negli ultimi 10 minuti di gara, gli amaranto per 80 minuti hanno comunque arginato le offensive avversarie, merito anche del portiere che ha neutralizzato parecchie palle gol. Nella disfatta dei ragazzi di Zeman, una nota positiva c’è e chiunque ne è testimone. La Reggina non è mai da sola, non lo è mai stata e probabilmente mai lo sarà. Una Curva Sud letteralmente infuocata è salita in cattedra e ha dettato le leggi per mettere in atto un tifo perfetto, impeccabile, infernale. Anche sotto di 4 gol il clima al Granillo era surreale, come se si fosse appena vinto uno scudetto, o raggiunto un traguardo importante. A fine partita la squadra è stata accolta dai propri tifosi come se avesse vinto, tutto questo semplicemente perchè viene riconosciuto dalla gente l’impegno che i giocatori mettono ad ogni gara, che è il fattore a cui tiene di più la tifoseria stessa. Un successo nell’insuccesso insomma, una Curva che non conosce sconfitta, una Reggina che non conosce solitudine. Oggi più che mai ci va di riproporre il coro diventato simbolo del connubbio tra squadra e città, e che forse in poche semplici parole nasconde un amore che davvero non ha mai conosciuto tempo:

“AMARANTO ALÈ, NON TIFO PER GLI SQUADRONI TIFO PER TE”…